1985: Primo Levi già nella mischia

«Tuttolibri», settimanale del sabato allegato al quotidiano torinese «La Stampa», promuove nel gennaio del 1985 un concorso fra i lettori, invitandoli a costruire tre classifiche: il romanzo più importante del Novecento, il più amato, il meno amato.

La redazione offre ai lettori una lista di 50 titoli, scelti in parte con criteri di obiettiva importanza degli autori e delle opere, in parte con intenti di provocazione e scompaginamento del canone. I lettori (che hanno a disposizione una scheda da inviare per posta, su cui gli viene chiesto di indicare residenza, età e professione) potranno indicare, per le prime due classifiche – «il più importante» e «il più amato» –, anche autori e romanzi non inclusi nella lista dei 50, che invece è da considerarsi vincolante per «il meno amato»: al privilegio di trovarsi in quell’elenco, argomenta la redazione, corrisponderà il rischio di una condanna. Da segnalare che gli articoli siglati «t.l.» sono di Lietta Tornabuoni, firma importante del giornale.

Le votazioni si protraggono per oltre un mese: al giornale arrivano più di 21.000 schede. I risultati finali appaiono il 2 marzo: Se questo è un uomo si colloca al quinto posto – primo titolo di autore vivente – nella classifica del «più importante», alle cui prime quattro posizioni si trovano La coscienza di ZenoIl GattopardoIl fu Mattia Pascal e Cristo si è fermato a Eboli. Per il «più amato» Levi giunge ottavo (in testa ci sono Il Gattopardo e Il nome della rosa: Eco è il primo tra i viventi), mentre nella classifica del «meno amato», che si apre con Gli indifferenti, occupa il trentottesimo posto.

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Primo Levi nella mischia

«E buttare nella mischia un sommo come Primo Levi. Complimenti!» Il rimprovero è comparso su una pagina di «Robinson», il settimanale culturale che esce ogni sabato con «la Repubblica», poco dopo l’inizio del torneo letterario che per due mesi ha messo in gara l’uno contro l’altro, di settimana in settimana, 32 grandi libri del Novecento, e che si è concluso domenica 18 aprile con la vittoria di Se questo è un uomo, che in finale ha battuto Sostiene Pereira di Antonio Tabucchi.

Al concorso sui romanzi del Novecento che «Tuttolibri» organizza nel 1985 sono dedicate, tra il 19 gennaio e il 16 marzo, dieci pagine, tutte raggiungibili da questi link:


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