Così fu Auschwitz, scritti di Primo Levi con Leonardo De Benedetti

MERCOLEDÌ 28 GENNAIO 2015
Palazzo Madama
Torino

Camera delle guardie

“Così fu Auschwitz: testimonianze 1945-1986”, presentazione del volume di Primo Levi (con Leonardo De Benedetti) a cura di Fabio Levi e Domenico Scarpa.

L’appuntamento è il 28 gennaio a Palazzo Madama, Torino, in occasione del Giorno della memoria 2015 e del 70° anniversario della liberazione di Auschwitz, in concomitanza con la mostra “I mondi di Primo Levi”. Evento in collaborazione con la casa editrice Einaudi. Intervengono, con i curatori Fabio Levi Domenico ScarpaErnesto Ferrero e Alberto Cavaglion.

Il 27 gennaio 2015 si compiono i settant’anni dalla liberazione del Lager di Auschwitz. Il Centro internazionale di studi Primo Levi di Torino e la Casa Editrice Einaudi onorano la ricorrenza presentando la raccolta di Primo Levi Così fu Auschwitz. Testimonianze 1945-1986, un libro grazie al quale l’attività di Levi come testimone diretto del Lager, esercitata lungo l’intera sua vita di scrittore e di uomo pubblico, raggiunge una piena e coerente visibilità.

Così fu Auschwitz raccoglie circa trenta testi e documenti per la maggior parte inediti o mai riuniti in volume: interventi che mettono a nostra disposizione le verità più precise – e inesorabili perché precise – sulla macchina dello sterminio. Il libro si apre con il Rapporto su Auschwitz che il medico-chirurgo Leonardo De Benedetti e il dottore in chimica Primo Levi stesero nella primavera 1945 su richiesta dell’esercito russo. A quella precoce testimonianza seguono in ordine cronologico, lungo un arco di oltre quarant’anni, articoli apparsi in giornali e riviste, interventi pronunciati in pubblico, deposizioni rese in vista di processi contro criminali nazisti (qui la voce di Leonardo torna ad affiancarsi a quella del suo amico), testi ufficiali commissionati a Levi quale figura autorevole fra i reduci dei Lager.

La pubblicazione di Così fu Auschwitz avviene a pochi giorni dall’inaugurazione della mostra I mondi di Primo Levi. Una strenua chiarezza, allestita a Torino in Palazzo Madama (21 gennaio - 6 aprile 2015). I due eventi pubblici si corrispondono, dal momento che Auschwitz fu il primo dei mondi che Levi volle raccontare ai lettori di tutto il mondo.

Così fu Auschwitz sarà presentato dallo studioso dell’ebraismo Alberto Cavaglion, da Ernesto Ferrero, scrittore, direttore del Salone Internazionale del Libro di Torino e presidente del Centro Studi Primo Levi e dai curatori del volume Fabio Levi e Domenico Scarpa (rispettivamente direttore e consulente letterario del Centro studi Primo Levi).

«Nel 1945, all’indomani della liberazione, i militari sovietici che controllavano il campo per ex prigionieri di Katowice, in Polonia, chiesero a Primo Levi e a Leonardo De Benedetti, suo compagno di prigionia, di redigere una relazione dettagliata sulle condizioni sanitarie del Lager. Il risultato fu il Rapporto su Auschwitz: una testimonianza straordinaria, uno dei primi resoconti sui campi di sterminio mai elaborati. La relazione, pubblicata nel 1946 sulla rivista scientifica «Minerva Medica», inaugura la successiva opera di Primo Levi testimone, analista e scrittore. Nei quattro decenni seguenti, Levi non smetterà mai di raccontare l’esperienza del Lager in testi di varia natura, per la maggior parte mai raccolti in volume. Dalle precoci ricerche sul destino dei propri compagni alla deposizione per il processo Eichmann, dalla «lettera alla figlia di un fascista che chiede la verità» agli articoli apparsi su quotidiani e riviste specializzate, Cosí fu Auschwitz è un mosaico di memorie e di riflessioni critiche dall’inestimabile valore storico e umano. Una raccolta di testimonianze, indagini e approfondimenti che, grazie alla coerenza, alla chiarezza dello stile, al rigore del metodo, ci restituiscono il Primo Levi che abbiamo imparato a riconoscere come un classico delle nostre lettere».

Dalla quarta di copertina.