Traduzioni
Primo Levi è uno degli autori italiani più letti nel mondo. Le sue opere, tradotte in più di quaranta lingue, hanno avuto una vasta diffusione secondo tempi e itinerari diversi da paese a paese.
Le schede cui è possibile accedere da questa pagina consentono di gettare un primo sguardo su come via via si è sviluppato nella varie realtà l’interesse per lo scrittore torinese.
Questa pagina raccoglie inoltre contributi, ottenuti in esclusiva dal Centro, sulle traduzioni di Primo Levi nel mondo e sulle vicende relative alla ricezione della sua opera.
Approfondimenti sulla ricezione: contributi ottenuti in esclusiva dal Centro sulle traduzioni di Primo Levi nel mondo e sulle vicende relative alla ricezione della sua opera.
Approfondimenti sulla ricezione: contributi ottenuti in esclusiva dal Centro sulle traduzioni di Primo Levi nel mondo e sulle vicende relative alla ricezione della sua opera.
Albanese
Finora soltanto Se questo è un uomo e tre racconti sono stati tradotti in albanese, fra il 2002 e il 2005.
Se questo è un uomo è stato pubblicato nel 2000 dalla casa editrice Pegi, di Tirana, nella traduzione di Petri Gencij. I racconti sono usciti sui periodici «Ars» e «Republika», nel 2003 e nel 2005.
Arabo
Da una ricerca nelle maggiori biblioteche dei paesi arabi non risulta alcuna traduzione di opere di Primo Levi in arabo. Nel 2009 l’associazione di scrittori, diplomatici, intellettuali e traduttori “Projet Aladin”, che gestisce un sito di divulgazione sulla Shoah per un pubblico islamico (www.projetaladin.org) e una biblioteca on-line con più di 40 testi sulla Shoah consultabili in arabo, farsi, inglese e francese, ha pubblicato le traduzioni in arabo di Se questo è un uomo, disponibile gratuitamente in formato pdf per chiunque si iscriva al sito.
Basco
In lingua basca sono disponibili Il sistema periodico, pubblicato nel 1998 e tradotto da Juan Garzìa Garmendìa, e Se questo è un uomo, uscito nel 2011 con traduzione di Mikel Irurtia, entrambi per i tipi di Editorial Alberdania.
Bulgaro
Nel 1995 l'editore Angelinov, pressoché sconosciuto, ha pubblicato in un unico volume Se questo è un uomo e La tregua per iniziativa di Bozan Hristov, all'epoca redattore responsabile della rivista di letteratura "Panorama", che ha curato anche la traduzione. Il volume, di cui sono state tirate 1.200 copie, non si trova attualmente nelle librerie.
Catalano
In lingua catalana sono state pubblicate le traduzioni di Se questo è un uomo (1996), La Tregua (1997), Il sistema periodico (1998), I sommersi e i salvati(2000), un volume di racconti, Contes, tradotti da Teresa Muñoz Lloret (2007) e il Rapporto steso con Leonardo De Benedetti (2005). L’editore catalano di Primo Levi è pressoché unico – le Edicions 62 di Barcellona, che nel 2011 hanno dato alle stampe la Trilogia d'Auschwitz (Se questo è un uomo, I sommersi e i salvati, La tregua), con traduzione di Francesc Miravitlles.
Ceco
Solo due opere di Primo Levi sono state tradotte in Cecoslovacchia prima della divisione del paese avvenuta nel 1993. Nel 1981 è apparso Il sistema periodico, col titolo "Elementi di vita" (edizioni Odeon, traduzione Hana Benesovà). Nel 1989 una traduzione in ceco de I sommersi e i salvati è stata pubblicata, con una prefazione della scrittrice Cynthia Ozick, per i tipi della casa editrice in esilio Index, con sede a Colonia.
Del 1993 è la nuova traduzione (che tuttavia mantiene il medesimo titolo della prima), stampata dalla casa editrice praghese Mladà Fronta, de I sommersi e i salvati. Sono seguiti nel 1995 Se questo è un uomo (Praha, Sefer) e nel 1997 Ad ora incerta (Praha, Triàda). Tra il 2000 e il 2006 sono stati tradotti anche La tregua, Conversazioni e Interviste e Se non ora, quando?.
Non vi è una casa editrice predominante, nè un unico traduttore: le sei opere tradotte in ceco hanno 5 editori e tre traduttori diversi.
Cinese
La prima traduzione in lingua cinese risale al 1998, quando è uscito Il sistema periodico, con traduzione di Zhongyuan Mou e Haowei Wang; pochi anni dopo (2001) è apparso, in cinese mandarino, I sommersi e i salvati, tradotto da Li Shujun Yi, che è stato successivamente (2013) pubblicato, dall'editore Sanlian Shidian di Shangai, anche in cinese semplificato, con traduzione di Chenguang Yang.
Coreano
In coreano sono usciti Se questo è un uomo, che ha avuto un discreto successo, e Il sistema periodico, entrambi pubblicati nel 2007 da Dolbegae Publishers.
Nel 2010 Nomadbooks ha pubblicato Se non ora, quando? e La tregua. La chiave a stella è uscito nel 2013. Nel 2014 Dolbegae Publishers ha pubblicato I sommersi e i salvati.
Croato
In Croazia negli anni Novanta sono stati pubblicati, oltre a vari scritti comparsi in riviste e in antologie di racconti italiani, Il sistema periodico (1991), Se questo è un uomo (1993) nonché una scelta di poesie tratte da Ad ora incerta e raccolte sotto il titolo Shemà (1992), nella traduzione di Tvrtko Klaric, cui si deve anche l’edizione croata di La ricerca delle radici (2008, editore Felsina).
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Danese
La prima opera di Primo Levi tradotta in Danimarca è stata, nel 1986, Se non ora, quando?. Prima, negli anni Settanta e Ottanta, la traduttrice Maria Giacobbe aveva proposto a diverse riviste e antologie brani degli altri libri di Levi e diversi racconti: molto era stato rifiutato, anche se un estratto da La tregua e il racconto Maria nel cerchioerano stati pubblicati rispettivamente nel 1969 e nel 1970 in due raccolte di racconti italiani. A tutt’oggi sono sette i libri di Primo Levi editi in Danimarca: mancano La chiave a stella, buona parte dei racconti – solo Lìlit è disponibile in danese –, tutti i saggi e le pagine sparse, oltre al Dialogo con Tullio Regge e al Rapporto steso insieme a Leonardo Debenedetti.
Le opere di Primo Levi in danese hanno una traduttrice pressoché unica, Nina Gross, ad eccezione di Conversazioni e interviste (2003) tradotto da Jytte Lollesgaard. Tutte le prime edizioni sono uscite per la piccola Forum, di Copenhagen. Numerose riedizioni di Se non ora, quando?, La tregua e I sommersi e i salvati sono state proposte dalla casa editrice Gyldendal e, nel 2012, da Rosinante (trad. Nina Gross) e da vari “Club del libro”.
Se questo è un uomo, La tregua, I sommersi e i salvati, e Lìlit sono disponibili anche in audiolibro.
Ebraico
Quando Primo Levi, nella primavera del 1968, visitò Israele, il suo nome era sconosciuto nel giovane Stato: la pubblicazione di La tregua, il suo primo libro a comparire nelle librerie israeliane, si fece attendere fino al 1979, quando, con una tiratura molto bassa – 500 copie – la casa editrice Sifriat Poalim lo diede alle stampe nella traduzione di Avraham Paska. Per la versione ebraica di Se questo è un uomo furono necessari altri nove anni: fu pubblicata infatti solo nel 1988, a più di quarant'anni dalla prima edizione italiana. Da allora Se questo è un uomo è stato ristampato molte volte e ha venduto più di 30.000 copie. Sono anche uscite traduzioni in ebraico di Se non ora, quando? e Il sistema periodico (1987), una raccolta di racconti da Lilít e Vizio di forma (Lilit e altri racconti, 1988), La chiave a stella e I sommersi e i salvati (1991); tutti ristampati più volte. Se non ora, quando? è stato ripubblicato in una nuova traduzione nel 2002. Quanto a La tregua è stato anch’esso ripubblicato nello stesso anno, per la prima volta dal 1979.
Gli editori di Primo Levi in Israele sono stati prevalentemente due: Sifriat Poalim ha pubblicato solo La tregua. Am Oved, di Tel Aviv, ha pubblicato la trilogia di Auschwitz, con Se questo è un uomo,nel 1988, I sommersi e i salvati, nel 1991, la riedizione di La tregua nel 2002 e, nel 2007, Conversazioni e interviste. Consociata con Sifriat Poalim è la casa editrice Hakibbutz Hameuhad, che ha pubblicato Il sistema periodico, La chiave a stella eSe non ora, quando?, oltre a Lilit e altri racconti.
Nel 2012 l’editore Karmel di Gerusalemme ha dato alle stampe Ad ora incerta, nella traduzione di Ari’el Rethaus.
Estone
In Estonia Primo Levi è stato tradotto solo dopo l’indipendenza dall’Unione Sovietica del 1991. Nel 2004, la casa editrice Vagabund di Tallinn ha dato alle stampe un volume dal doppio titolo, contenente le traduzioni di Se questo è un uomo e La tregua. Nel 2001, sulla rivista estone Vikerkaar, era già apparsa una traduzione del racconto Cerio da Il sistema Periodico.
Farsi
Da una ricerca nelle maggiori biblioteche dell’Iran non risulta alcuna traduzione di opere di Primo Levi in farsi. Nel 2009 l’associazione di scrittori, diplomatici, intellettuali e traduttori “Projet Aladin”, che gestisce un sito di divulgazione sulla Shoah per un pubblico islamico (www.projetaladin.org) e una biblioteca on-line con più di quaranta testi sulla Shoah consultabili in arabo, farsi, inglese e francese, ha pubblicato la traduzione in farsi di Se questo è un uomo, disponibile gratuitamente in formato pdf per chiunque si iscriva al sito.
Finlandese
La Finlandia è stato il primo paese del Nord Europa dove sono state pubblicate opere di Primo Levi: Se questo è un uomo è uscito per Gummerus nel 1962, nella traduzione dello scrittore Tapio Hisivaara. La stessa traduzione è stata ripubblicata nel 1982 e nel 2005. Sono stati poi tradotti La tregua (nel 1981 per Yleisradio, emittente radiofonica pubblica, da Ari Koskinen; successivamente, 2001, per la casa editrice Like, di Helsinki, a cura di Irma Koistinen); Se non ora, quando? (1986); Il sistema periodico (1988), I sommersi e i salvati (2009), con editori e traduttori sempre diversi (rispettivamente Pirkko Peltonen, Aira Buffa, Riikka Kankkunen).
Francese
La traduzione francese di Se questo è un uomo è stata la terza data alle stampe, dopo quella inglese e quella tedesca: J'etais un homme, pubblicato dalla casa editrice parigina Buchet-Castel, uscì nel 1961. Il titolo, Io ero un uomo, infedele e inefficace, rispecchiava il livello di una traduzione (effettuata da Michèle Causse) da cui Levi – che vi aveva riposto molte aspettative – restò sommamente deluso, tanto da addebitarle il suo mancato successo. Innumerevoli erano infatti i tradimenti del testo originario, che sarebbero stati ricomposti (anche se non integralmente) in una seconda traduzione (di Martine Schruoffeneger) apparsa molto più tardi, nel 1987, presso le edizioni Julliard, con titolo corretto.
Seguirono La tregua (1966), La chiave a stella (1980) e Se non ora, quando? (1983).
La morte dello scrittore, nel 1987, coincise con l'inizio di un boom editoriale delle sue opere: solo in quell'anno uscirono, oltre alla nuova traduzione di Se questo è un uomo, Il sistema periodico e Lilít.
Entro i primi anni Novanta la maggior parte delle opere di Primo Levi era stata tradotta in francese, comprese le raccolte di racconti e le conversazioni con Ferdinando Camon e Tullio Regge e un volume antologico di opere, Oeuvres (2005), che riunisce Se questo è un uomo, La tregua, Il sistema periodico, La chiave a stella, Se non ora, quando? e le Conversazioni e interviste raccolte da Marco Belpoliti.
In Francia non vi è stato un editore predominante delle opere leviane: si va da grandi editori come Gallimard (Ad ora incerta, Conversazioni, I sommersi e i salvati) e Robert Laffont (che ha ripubblicato nel 1996 Se questo è un uomo con l'aggiunta della prefazione di Levi alle memorie di Rudolf Hoess, l'articolo Buco nero di Auschwitz e l'Intervista a Philip Roth) a case editrici più piccole come Liana Levi (Lilith, Il fabbricante di specchi).
Le opere di Primo Levi, ad oggi, sono state volte in francese da dodici traduttori: i nomi che ricorrono più di frequente sono quelli di André Maugé, Martine Schruoffeneger e Roland Stragliati.
Giapponese
La prima opera uscita sul mercato giapponese è stata La tregua, pubblicata nel 1969 dall’editore Hayakawa Shobo, con traduzione di Kou Waki. L’opera, che ebbe una circolazione limitatissima, fu poi ripubblicata da Asahi Shimbun Shuppan nel 1998, con traduzione di Hirohide Takeyama, traduttore prevalente delle opere leviane in giapponese. Se questo è un uomo è stato tradotto e pubblicato in Giappone nel 1980 con il titolo Auschwitz non finisce – Riflessioni di un sopravvissuto italiano (Asahi Shimbun editore).
Sono poi seguiti: Se non ora, quando? e Il sistema periodico (entrambi nel 1992) nonché I sommersi e i salvati (2000), tutti per i tipi di Asahi Shimbun Shuppan. Conversazioni e interviste, a cura di Marco Belpoliti, è stato pubblicato nel 2002 da Seidosha (trad. di Taki Yōsuke), mentre le Storie naturali sono state pubblicate nel 2008 da Kōbunsha, nella traduzione di Eiko Sekiguchi.
Approfondimenti sulla ricezione: contributi ottenuti in esclusiva dal Centro sulle traduzioni di Primo Levi nel mondo e sulle vicende relative alla ricezione della sua opera.
Greco
Il primo testo a essere tradotto è stato, nel 1980, il racconto A tempo debito (uscito in italiano su “La Stampa” nello stesso anno, poi ripubblicato in Lilit), apparso sul n. 1 della rivista culturale “Prisma” nella traduzione di Ezio Peraro.
Nel 1990 l'editore Thanassis Kastaniotis ha pubblicato Il sistema periodico. Due anni dopo, per i tipi delle edizioni Rodamos è uscito Lilit e altri racconti (trad. di Sarah Benveniste), con scarsa tiratura (1000 copie, esaurite da tempo). Nel 1995 le edizioni Themelio hanno dato alle stampe Se non ora quando?, tradotto da Chiara Moroni e Manos Matsagganis (2000 copie, oggi esaurite).
Nella seconda metà degli anni Novanta sono stati pubblicati (tutti da Agra, con traduzione di Hara Sarlikioti), oltre a La tregua, con traduzione di Jacques Samouil (Sélas, 1997), l'intervista ad Anna Bravo e Federico Cereja, Se questo è un uomo (poi ristampato nel 2009) e I sommersi e i salvati (rispettivamente nel 1997, 1998 e 2000).
Nel 2005 infine è uscita una traduzione (a cura di Anthaios Cryssostomidis) di L'ultimo Natale di guerra (ed. Kastaniotis).
Inglese
La prima traduzione di Se questo è un uomo è stata quella in lingua inglese: nel 1959 Orion Press, editore americano con sede a Firenze, diffuse sul mercato anglosassone If This Is a Man, tradotto dal giovane storico inglese Stuart Woolf. La traduzione uscì con tre anni di anticipo sulle versioni tedesca e francese, e fu seguita da The Truce, edita dalla londinese Bodley Head. Entrambe le traduzioni furono pubblicate anche negli Stati Uniti, rispettivamente da Collier Books e da Atlantic Monthly, una divisione di Little Brown. Gli editori americani modificarono però entrambi i titoli delle traduzioni di Woolf: If This is a Man divenne Survival in Auschwitz e The Truce fu cambiato in The Reawakening. Anche La chiave a stella, pubblicato nel 1986, avrebbe poi avuto un titolo doppio: The Wrench sul mercato anglosassone, The Monkey's Wrench (letteralmente “chiave inglese”) negli Stati Uniti.
In seguito è uscita la raccolta di poesie Shema (Menard Press, 1976). È stato solo nel 1984, con il successo di The Periodic Table (pubblicato prima in Usa, per Schocken Books, e poi nel Regno Unito per Michael Joseph, consociata di Penguin), che le opere di Primo Levi hanno conquistato i lettori anglofoni.
Il corpus leviano è stato tradotto in inglese quasi completamente: solo fra i racconti, antologizzati nelle raccolte The Sixth Day, Moments of Reprieve, The Mirror Maker, A Tranquil Star, vi sono alcune lacune. Peraltro, Penguin ha pubblicato nel 2011 The magic paint, una selezione di otto racconti tratti da diverse raccolte e tradotti da Ann Goldstein, Alessandra Bastagli and Jenny McPhee.
Nel 2015 l'editore statunitense Norton ha pubblicato in inglese l’opera completa di Primo Levi.
Le vicende editoriali delle opere di Primo Levi sul mercato anglofono sono state segnate da varie difficoltà; come nel caso de Il sistema periodico, che, prima di essere pubblicato dalla newyorchese Schocken Books – e recensito positivamente da Saoul Bellow, grande promotore dell'opera – era stato rifiutato da ventisette editori nel Regno Unito. La stessa Penguin, titolare dei diritti su Se questo è un uomo e La tregua dal 1979, ha rifiutato di accompagnare l'uscita del Il sistema periodico con una riedizione dei primi due libri. The Periodic Table è poi stato pubblicato, a capitoli, dalla rivista Science, nel 1985.
Nel corso degli anni Primo Levi ha cercato di far uscire nuove traduzioni di Se questo è un uomo e La tregua, ma senza successo. Nel 1986, allo scadere dei diritti per i due libri, Samuelson non ha proceduto al rinnovo per tutti e quattro i titoli e ne ha mantenuto solo le versioni americane, Survival in Auschwitz e The Reawakening, con grande disappunto dell'autore.
Un ruolo importante nella promozione dell'opera leviana negli Stati Uniti è stato svolto dalla cugina di Primo Levi Anna Yona, residente in Massachusetts. Già nel 1946 aveva fatto circolare i primi capitoli di Se questo è un uomo fra intellettuali ed editori di sua conoscenza. Sempre lei ha poi messo Levi in contatto con la traduttrice Ruth Feldman, che ha tradotto nel 1976 le poesie di Shema, e più tardi i racconti di Moments of Reprieve.
Fra i traduttori delle opere di Primo Levi in lingua inglese si annoverano, oltre a Stuart Woolf, William Weaver, Alvin Rosenfeld, Raymond Rosenthal.
Approfondimenti sulla ricezione: contributi ottenuti in esclusiva dal Centro sulle traduzioni di Primo Levi nel mondo e sulle vicende relative alla ricezione della sua opera.
Approfondimenti sulla ricezione: contributi ottenuti in esclusiva dal Centro sulle traduzioni di Primo Levi nel mondo e sulle vicende relative alla ricezione della sua opera.
Lettone
L’unico scritto di Primo Levi tradotto in Lettonia è un racconto comparso già nel 1971 nella raccolta di fantascienza Ciemos Fantazijas zeme pubblicata dall'importante casa editrice Zinatne: si tratta di una versione de Il versificatore, unico racconto italiano dell'antologia. A tradurlo è stata l'italianista Maija Kvelde, autrice, fra l'altro, dell'unico vocabolario italiano-lettone a tutt'oggi esistente.
Lituano
In Lituania Primo Levi è stato tradotto solo dopo l’indipendenza dall’Unione Sovietica del 1991. Nel 2003 è uscita la prima traduzione di Se questo è un uomo, subito ristampata nel 2004, per i tipi della Lietuvos rašytojų sąjungos leidykla, anche in versione audio su cd e cassette.
Macedone
Se questo è un uomo è la prima, e ad ora unica, opera di Levi tradotta, nel 2011, in lingua macedone, da Irina Talevska (ed. Sigmapress).
Malayalam
La casa editrice dello Stato del Kerala (India) D.C. Books ha pubblicato in lingua malayalam La tregua, con traduzione di Jeni Andrus (2008).
Norvegese
Se non ora, quando? è stata la prima opera di Primo Levi a essere tradotta in Norvegia, nel 1987, dalla casa editrice internazionale Gyldendal. Successivamente sono state pubblicate in norvegese solo Se questo è un uomo (1990) e La tregua (1992), tradotte da Tommy Watz per la casa editrice Document.
Nel 1991 l'editore Document tentò di convincere il Consiglio nazionale della Cultura della Norvegia (Norsk Kulturråd), che stanzia fondi per l'acquisto di letteratura straniera, ad acquistare le opere di Primo Levi. Tuttavia, il Consiglio bocciò Se questo è un uomo e La tregua (le uniche due opere tradotte in norvegese fino a quel momento), con la motivazione che "non poteva essere loro attribuito valore artistico" trattandosi piuttosto di testimonianze.
Occitano
Nel 2005 la rivista francese in lingua occitana «Oc» ha pubblicato un estratto da I sommersi e i salvati, tradotto dallo scrittore Olivier Lamarca.
Olandese
Le prime traduzioni di Primo Levi nei Paesi Bassi risalgono già agli anni Sessanta: del 1963 è Se questo è un uomo (De Arbeiderspers) e del 1966 La tregua (Nelissen). La tiratura del primo è stata di ben 10.000 copie, come nella prima edizione tedesca. È stato però nella seconda metà degli anni Ottanta che l’opera di Primo Levi ha conosciuto una maggiore diffusione: rispettivamente nel 1987 e nel 1988 sono uscite le nuove traduzioni di Se questo è un uomo e La tregua (entrambi con titoli più fedeli all'originale rispetto alle prime edizioni), entrambe di Frida Vogels, per la casa editrice Meulenhoff, che da quel momento è stato l’editore quasi unico di Primo Levi nei Paesi Bassi.
Tra il 1987 e il 1991 sono state pubblicate quasi tutte le monografie di Primo Levi; negli anni Novanta sono anche uscite diverse raccolte di racconti, soprattutto fantastici. Nel 2001 tutti i racconti, molti dei quali tradotti per la prima volta, sono stati raccolti nel volume Alle verhalen del 2001. Alcuni saggi sono antologizzati in De spiegelmaker (1991); altri – come ad esempio La ricerca delle radici, il Rapporto steso con Leonardo Debenedetti, gli articoli apparsi su «La Stampa» –rimangono ancora non tradotti.
La casa editrice Meulenhoff è titolare unico nei Paesi Bassi dei diritti sull’opera di Primo Levi, di cui produce ristampe regolari, soprattutto di Se questo è un uomo, La tregua e Il sistema periodico; quest’ultimo sull’onda del grande successo negli Stati Uniti.
I traduttori di Primo Levi sono stati in particolare Frida Vogels e poi Martin Asscher – anche editor di Meulenhoff – e l’italianista Reinier Speelman.
Primo Levi si spese attivamente per la pubblicazione nei Paesi Bassi delle sue opere. Dopo la diffusione di Se questo è un uomo entrò in contatto con l’olandese Ezra Ben-Gershom, che incoraggiò a scrivere il suo memoir David, e con il giornalista Rolf Orthel. Questi, dopo aver coinvolto lo scrittore torinese nella produzione di un documentario sul medico di Auschwitz Eduard Wirths, gli spedì una copia – in olandese – di De nacht der Girondijnen di Jacob Presser: Levi apprezzò talmente il libro da decidere di tradurlo in italiano, senza conoscere l’olandese ma valendosi della sua familiarità con l’inglese e il tedesco.
Polacco
In Polonia la magigor parte delle opere di Levi sono state pubblicate dall’editore Wydawnictwo Literackie, a partire da Se questo è un uomo (1978, trad. di Halszka Wisniowska), proseguendo con una raccolta di venti racconti tratti da Storie naturali e Vizio di forma, intitolata, in omaggio a uno di essi, Ottima è l'acqua (1983, trad. di Halszka Wisniowska), che ha ottenuto un buon successo; poi I sommersi e i salvati (2007, trad. di Stanislaw Kasprzysiak), La tregua (2009, trad. di Krzysztof Zaboklicki) e Il sistema periodico (2011, trad. di Zofia Koprowska).
Se questo è un uomo, che nel 1978 aveva avuto una tiratura iniziale di tremila copie, è stato ripubblicato nel 1996, con una prefazione di Israel Gutman, dalla casa editrice Ksiazka i Wiedza insieme al Museo di Auschwitz; lo stesso museo ha poi dato alle stampe, insieme alle edizioni Brzezinka, la traduzione della Conversazione con Ferdinando Camon (1997, trad. di Eugeniusz Kabatc).
Prima della traduzione di Se questo è un uomo, estratti da La Tregua e un racconto (Alcune applicazioni del Mimete) erano stati pubblicati in rivista, rispettivamente nel 1963 e nel 1977. Altri estratti e racconti brevi sono comparsi in diverse riviste e periodici.
Portoghese
La diffusione dell’opera di Primo Levi in Portogallo non è iniziata che nel 1988, con la pubblicazione quasi simultanea di Se questo è un uomo (Teorema), Il sistema periodico (per i tipi della casa editrice Gradiva, che ha un catalogo specializzato in testi situati fra letteratura e scienze esatte) e Se non ora, quando? (Dom Quixote). Da allora, solo due altri titoli dello scrittore torinese sono comparsi nelle librerie portoghesi: Il dovere della memoria (Civilização e Contexto, 1997; in italiano Ex deportato Primo Levi: un’intervista, uscita il 27 gennaio 1983) e La tregua (Teorema, 2004). Se questo è un uomo è stato poi ripubblicato nel 2002 nella collana di classici del Novecento «Mil Folhas», abbinata al quotidiano «Pùblico».
Da notare che la pubblicazione di Se questo è un uomo per la Editorial Teorema aveva ricevuto il sostegno dell’Istituto italiano di Cultura in Portogallo, allora diretto dallo scrittore Antonio Tabucchi.
Anche in Brasile, parallelamente, a partire dallo stesso anno, il 1988, altre traduzioni di opere leviane sono state pubblicate, con titoli spesso differenti da quelli portoghesi. Del 1988 è Se questo è un uomo (tradottocome E' questo un uomo?), edito da Rocco, seguito poi da I sommersi e i salvati (Paz e Terra, 1990), che porta il sottotitolo Os delitos, os castigos, as penas, as impunidades; ancora, Il sistema periodico (Relume Dumarà, 1994), La tregua (Companhia das Letras, 1997), Se non ora, quando? (Companhia das Letras, 1999) e L’ultimo Natale di guerra (Berlendis & Vertecchia, trad. di Maria do Rosario Toschi Aguiar, 2002).
In Brasile non vi è un editore prevalente, ma quasi tutte le pubblicazioni più recenti sono a cura della Companhia das Letras, che nel 2005 ha edito – e ristampato nel 2007 – anche una raccolta abbastanza completa di racconti, 71 contos de Primo Levi, ricavati da Lilít, Storie naturali e Vizio di forma.
Le opere di Primo Levi, oggi tradotte in più di quaranta lingue, hanno raggiunto il pubblico brasiliano nel 1988, con la pubblicazione di Se questo è un uomo. La costante penetrazione delle sue opere mediante le traduzioni, sempre più numerose, ha inserito l'autore nell'ambiente culturale e intellettuale brasiliano.
Romancio
Il debutto dell’opera leviana in lingua romancia è avvenuto solo nel 2011, quando la Chasa Editura Rumantscha ha pubblicato Se questo è un uomo, con traduzione di Ursicin G.G. Derungs.
Rumeno
La versione romena di Se questo è un uomo è stata pubblicata dalla casa editrice statale Univers nel 1974, nella traduzione dell’italianista Doina Condrea Derer. L'opera è stata riproposta nel 2004, quando è uscita, di nuovo per i tipi di Polirom, anche la traduzione di La tregua, sempre per opera di Doina Condrea Derer, la più attiva promotrice dell’opera leviana in Romania. Per tradurre Se questo è un uomo Condrea Derer ha stabilito un contatto epistolare con lo scrittore torinese fin dai primi anni Settanta. Nel 1986, dopo l’uscita di I sommersi e i salvati, Doina Condrea Derer ne ha tradotto alcuni passaggi per la rivista «Secolul XX», che però all'ultimo ha deciso di non pubblicarli.
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Russo
La prima opera di Primo Levi pubblicata integralmente in Russia è stata, nel 2001, Se questo è un uomo, in 3.600 copie. Prima di allora risultano pubblicati, fra il 1968 e il 1989, undici racconti, in tre antologie di fantascienza e in una rivista. Negli anni Duemila hanno poi visto la luce traduzioni anche de La tregua (2002) e de Il sistema periodico (2008), tutte per la casa editrice moscovita Tekst (che nel 2011 ha ripubblicato Se questo è un uomo e La tregua) e a cura della traduttrice Elena Dmitrieva. La stessa ha tradotto I sommersi e i salvati, pubblicato nel 2010 da Novoe izdatelstvo, con postfazione di Boris Dubin.
Finora non ci sono altre opere dello scrittore torinese tradotte in russo, nonostante molti siano stati i tentativi in tal senso. «Almeno per una trentina d'anni – ha scritto la traduttrice Elena Dmitrieva – diversi traduttori dall'italiano hanno proposto alle case editrici di Stato di pubblicare Se questo è un uomo, ma le proposte non hanno avuto alcun effetto. Tra quelli che ritenevano importante la pubblicazione [...] c'eravamo anche noi (la traduttrice e Evgenij Solonovich, poi curatore delle prefazioni a Se questo à un uomo e a La tregua): la nostra prima proposta di pubblicare Se questo è un uomo fatta alla redazione della rivista Inostrannaja Literatura risale al 1987».
Serbo
In Serbia risultano pubblicati tre volumi di Primo Levi nelle traduzioni di Elizabet Vasiljević: Il sistema periodico (Paideia, 2007), Se questo è un uomo (Paideia, 2005, ripubblicato nel 2021 dalla casa editrice Plato di Belgrado), I sommersi e i salvati (Clio, 2002).
Nel 2018 è inoltre stata pubblicata la traduzione di Se non ora, quando? (Ultimatum.rs, traduzione di Đorđe Jovakarić).
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Slovacco
Nel giro di pochi anni l'editore Agora ha pubblicato Se questo è un uomo (2001), La tregua (2002) - entrambi tradotti da Terézia Gašparíkováe - e I sommersi e i salvati (2003), tradotto da František Hruška.
Sloveno
Oltre ad alcune poesie fra il 1987 e i primi anni 2000, risultano tradotti in sloveno Il sistema periodico (trad. di Marija Cenda-Klinc, 1992), I sommersi e i salvati (trad. di Irena Prosenc Segula, 2003), Se questo è un uomo e La tregua(entrambi 2004, trad. di Sergij Slenc). Se non ora, quando? è apparso nel 2012, con traduzione di Dean Rajčić, per i tipi di Celjska Mohorjeva družba / Društvo Mohorjeva družba.
Spagnolo
La diffusione dell’opera di Primo Levi nella penisola Iberica ha avuto inizio solo a partire dall'anno della morte dello scrittore: era il 1987 quando, per l'editore Mario Muchnick, di Madrid, è uscito Se questo è un uomo, tradotto da Pilar Gòmez Bedate. L'anno seguente l'editrice Alianza ha pubblicato Il sistema periodico, La tregua e Storie naturali, nella traduzione della scrittrice Carmen Martìn Gaite. Sono seguiti nel 1989 Vizio di forma e Se non ora,quàndo? (tradotti da Angel Sànchez Gijon, Madrid, Alianza), I sommersi e i salvati (Pilar Gòmez Bedate, Muchnick) e Lilìt e altri racconti (Bernardo Moreno Carrillo, Barcelona, Penìnsula).
Successivamente sono usciti La chiave a stella, trad. di Bernardo Moreno Carrillo (1990), Conversazione con Ferdinando Camon, trad. di Celia Filipetto (1996), Ultimo Natale di guerra, trad. di Miguel Izquierdo (2001), e La ricerca delle radici, trad. di Miguel Izquierdo Ramon (2004), tutti per i tipi di Muchnik. Ad ora incerta, con trad. di Maria Antonia De la Iglesia, Jesús Pardo, José L. Reina Palazón, è stata invece pubblicata da Limite, nel 2003.
Come si vede, l'opera di Primo Levi è tradotta in castigliano con una certa completezza: mancano però le pagine sparse e il Dialogo con Tullio Regge.
Nel 2004 le edizioni El Aleph di Barcellona hanno pubblicato in lingua castigliana, in un unico volume, la “Trilogìa de Auschwitz”, comprendente Se questo è un uomo, La tregua e I sommersi e i salvati, con una prefazione dello scrittore Antonio Munoz Molina. Lo stesso editore ha pubblicato nel 2011 L'altrui mestiere (trad. di Antoni Vilalta).
In Argentina l’editore Leviatán ha pubblicato, nel 2000, Entrevista a sí mismo (Intervista a se stesso), tradotto da María Luján Leiva (e poi ripubblicato nel 2005); si tratta della trascrizione, a cura di Marco Belpoliti, di un’intervista rilasciata dallo scrittore alla televisione italiana nel 1982, nel corso di una visita ad Auschwitz. Per i tipi di Libros del Zorzal è uscito nel 2006 Il dovere della memoria (l'intervista del 1983 con Anna Bravo e Federico Cereja), con traduzione di Octavio Kulesz.
In Messico sono state proposte le traduzioni, effettuate in Spagna, di: Il Sistema periodico (Alianza Editorial Mexicana - Consejo Nacional para la Cultura y las Artes, 1990); La tregua (Muchnik – Océano, 1998); la Trilogiadi Auschwitz(2006, Oceano De Mexico); e Se non ora, quando? (Oceano De Mexico, 2008).
Svedese
La prima opera di Primo Levi edita in svedese è stata, nel 1986, Se non ora, quando?, tradotta da Ingrid Börge per la casa editrice Bonnier. Il 20 aprile 1986 Primo Levi si recò personalmente a Stoccolma per presentarla presso l'Istituto italiano di cultura, insieme all'editore, Otto Bonnier, e alla traduttrice. Sono seguiti Se questo è un uomo(1988), La tregua (1991) e Il sistema periodico(1993), oltre alla Conversazione con Ferdinando Camon (1998). Scritti dell'autore fanno parte di un saggio sulle commemorazioni della Shoah a Stoccolma (Glöm oss inte: en bok om Förintelsen och minnesmonumentet i Stockholm, Stoccolma, Hillelförl, 1999). Se questo è un uomo e La tregua hanno avuto alcune ristampe e riedizioni, di cui una, nel 1998, in un volume unico (Stoccolma, 1998, Bonnier).
Nel 2011 l’Istituto di cultura italiana di Stoccolma ha pubblicato, nella collana "Cartaditalia", Ad ora incerta e altre poesie, nella traduzione non più di Ingrid Börge (fino ad allora traduttrice unica delle opere di Levi), bensì di Roger Fjellström e Louise Kahan. Nel 2013 è uscita, ancora per i tipi di Bonnier, la prima traduzione svedese (a cura di Barbro Andersson) di I sommersi e salvati, inserita in una trilogia, Tre libri, che raccoglie anche una ristampa di Se questo è un uomo e La tregua.
Approfondimenti sulla ricezione: contributi ottenuti in esclusiva dal Centro sulle traduzioni di Primo Levi nel mondo e sulle vicende relative alla ricezione della sua opera.
Approfondimenti sulla ricezione: contributi ottenuti in esclusiva dal Centro sulle traduzioni di Primo Levi nel mondo e sulle vicende relative alla ricezione della sua opera.
Tedesco
Repubblica Federale Tedesca
La Germania Ovest è stato il secondo paese in cui è uscita un’opera di Primo Levi: Ist das ein Mensch?traduzione di Se questo è un uomo, è stato pubblicato nel 1961 per Samuel Fischer editore. Sono seguiti La tregua (1964), un’antologia delle Storie naturali (Die Verdopplung einer schönen Dame und andere Überraschungen, Vegner 1968) e Il sistema periodico (1987); nel 1986 Hanser ha pubblicato Se non ora, quando?. A oggi il corpus leviano è tradotto in tedesco in modo piuttosto completo, anche se non esiste ancora una raccolta monografica di tutte le opere e le pagine sparse. I racconti e i saggi sono antologizzati, con una completezza del 60% circa.
Il primo editore di Primo Levi è stato Samuel Fischer, di origine ebraica e già editore di Thomas Mann. La tregua è poi passata ai tipi dell’amburghese Wegner, che ha pubblicato anche i racconti di Die Verdopplung; nel 1984 Michael Kruger, agente letterario della casa editrice Hanser, di Monaco, ha offerto a Primo Levi di ripubblicare tutti i suoi libri, stipulando un contratto di esclusiva quasi totale. Da quel momento la maggior parte delle opere di Primo Levi risultano pubblicate da Hanser, con licenze annuali anche alla collana di tascabili Dtv. Il Rapporto su Auschwitz tuttavia è stato pubblicato dalla casa editrice BasisDruck (2006), a cura e con annotazioni di Philippe Mesnard e con traduzione di Martina Kempter.
La traduzione di Se questo è un uomo è a firma di Heinz Riedt, disertore dalla Wehrmacht nella seconda guerra mondiale unitosi poi ai combattenti della Resistenza sui colli Euganei: «un tedesco anomalo», come Levi lo definiva. Primo Levi verificò capitolo per capitolo la fedeltà della traduzione, con l’aiuto di un amico tedesco, forse l’avvocato Rudolf Loewenthal [Thomson : 287]. Del risultato egli rimase alla fine molto soddisfatto, tanto che chiese a Einaudi, dopo la traduzione de La tregua a cura di Barbara e Robert Picht, che non aveva pienamente apprezzato, di inserire nei contratti con gli editori tedeschi l’obbligo di rivolgersi a Riedt. La richiesta, però, non fu accolta: così, dopo Riedt e i coniugi Picht, si succedettero vari traduttori, fra cui l’allieva di Riedt Barbara Kleiner, il poeta Moshe Kahn, l’intellettuale della Ddr Joachim Meinert.
Repubblica Democratica Tedesca
Nella Repubblica Democratica Tedesca arrivarono solo due opere di Primo Levi: Die Verdopplung einer schoenen Dame, nel 1972, per Reclam, e Das Periodische System, pubblicato da Aufbau Verlag nel 1979, con otto anni d'anticipo sulla Rft e, nelle parole di Primo Levi, «distrutto dalla censura». La prima edizione tedesca de Il sistema periodico, tradotta da Edith Plackmeyer, fu infatti pesantemente emendata di molti riferimenti alla vita nei Lager. [Thomson : 443] Una sorte simile sarebbe dovuta toccare a Se questo è un uomo e La tregua all'inizio degli anni Ottanta, quando, dopo un ennesimo dibattito tra gli editor, Aufbau Verlag mise in cantiere la pubblicazione di un volume contenente le due opere.
Già negli anni Sessanta c'erano state discussioni, nelle due principali case editrici di regime che pubblicavano libri tradotti, Aufbau e Volk&Welt, sull'opportunità di fare uscire Se questo è un uomo e La tregua. Del 1964, ad esempio, è una nota di lettura interna a Volk&Welt in cui l'editor Joachim Meinert, poi sostenitore dell'opera leviana, si pronunciava contro la pubblicazione de La tregua: l'immagine dell'Unione sovietica – ebbe a dire – non corrispondeva «a quella che vogliamo dare e rinforzare». [Mesnard 2008 : 113].
Nei primi anni Ottanta, Meinert, passato ad Aufbau, tentò di promuovere la pubblicazione de La tregua insieme a Se questo è un uomo. Sarebbe però stato necessario rivedere «alcuni passaggi problematici» [Mesnard 2008 : 113], come quelli riguardanti i prigionieri politici, che bisognava invece definire genericamente «detenuti». Levi si disse d'accordo [Mesnard 2008 : 113] ad apportare al testo alcune modifiche. Nell'estate del 1981 sarebbe dovuto arrivare un Druckgenehmigungverfahren, il permesso alla pubblicazione, ma quel documento si fece attendere fino al 1982, quando però fu subito revocato: il comitato dei Widerstandkaempfer (un'istituzione culturale che nella Ddr era preposta a vagliare le nuove opere) giudicò Se questo è un uomo «un'accusa mostruosa» alla lotta eroica dei combattenti antifascisti di tutte le nazioni [Mesnard 2008 : 114]. A seguito del generale ammorbidirsi della censura dopo il manifesto degli scrittori della Ddr (firmato al loro decimo congresso, nel 1987), fu semplificata la procedura di approvazione delle nuove opere, tanto che Aufbau mise in cantiere per il 1990 un volume triplo contenente Se questo è un uomo, La tregua e I sommersi e i salvati; intanto Joachim Meinert stava lavorando dal 1988 a una raccolta di racconti da Lilith. Nessuna di queste opere vide la luce.
Lettere di tedeschi – la ricezione in Germania
Nell’ottavo capitolo de I sommersi e i salvati, intitolato Lettere di tedeschi, Primo Levi racconta della ricezione in Germania di Se questo è un uomo, definendo i tedeschi «i veri destinatari dell’opera»; alla reazione di alcuni cittadini della Germania Ovest, che gli scrissero dopo la lettura di Ist das ein Mensch?, è dedicata gran parte del capitolo, a cui mette conto rinviare. Una di queste corrispondenze si protrasse più a lungo: quella con Hety Schmitt-Maas, bibliotecaria di Wiesbaden. Su richiesta di Levi, lei lo mise in contatto con un ingegnere che al tempo del Lager aveva lavorato alla I.G. Farben, Ferdinand Meyer. Meyer e Levi si scambiarono sei lettere [Thomson : 326 - 331] e stabilirono anche di vedersi: l'incontro però non arrivò mai, perchè l'ingegnere tedesco morì improvvisamente.
Turco
La prima opera leviana a essere tradotta in turco (tuttavia a partire da una traduzione tedesca, per giunta pesantemente modificata) è stata, nel 1967, Se questo è un uomo, traduzione di Zeyyan Selimoğlu), per le edizioni Varlık. Per quasi trent’anni non vi è poi più stata alcuna traduzione, fino al 1996, anno in cui, oltre a una nuova edizione della stessa traduzione per la casa editrice Can, sono usciti anche Se non ora, quando? (ed. İletişim Yayınları, trad. di Nevin Ozkan) e I sommersi e i salvati (ed. Can Yayınları, trad. di Kemal Atakay).
Al 2002, quando sei scritti – racconti e saggi – di Primo Levi sono stati pubblicati in sei numeri consecutivi di una rivista letteraria, data anche la pubblicazione di La tregua (ed. Can Yayinlari, trad. Semin Sayit).
La casa editrice Eflatun ha proposto nel 2011 una nuova traduzione di Se non ora, quando?, a cura di Nevin Özkan.
Ungherese
Alla fine degli anni Sessanta, la rivista letteraria Nagy Vilàg aveva pubblicato una traduzione in ungherese de Il versificatore; nel 1974, sulle sue stesse pagine, erano comparsi alcuni racconti dello scrittore torinese.
Le opere in volume sono state tradotte in ungherese a partire dagli anni Novanta, quando sono usciti, tutti per i tipi della casa editrice di Debrecen Europa, e con traduzioni di Jànos Betlen e Gizella Magyaròsi, I sommersi e i salvati (1990), Se questo è un uomo (1994) e La tregua (1995). Gli ultimi due sono poi stati ripubblicati in un volume unico. Nel 2009 è uscita, per i tipi di Luna Konyvek,una raccolta di racconti, che comprende testi narrativi tratti da Storie naturali, Vizio di forma, Il sistema periodico, Lilìt e L’ultimo Natale di guerra, nelle traduzioni di Éva Faragó, Mária Peredi, Vera Székács e Ferenc Szénási. Il volume è corredato da una conversazione di Vera Székács con Primo Levi, realizzata nell’ottobre 1985 e apparsa originariamente nella rivista «Nagyvilág» di Budapest nel giugno 1987; è stata tradotta parzialmente in italiano, col titolo "Primo Levi: il sorriso necessario", in «La Stampa», 5 giugno 1992. Sempre nel 2009 SzéKacs Vera ha pubblicato Il sistema periodico, con traduzione di Elena Sanna e prefazione di Piero Angela.
Vietnamita
Nel 2010 la casa editrice Hội nhà văn di Hanoi ha pubblicato Se questo è un uomo (trad. di Hồng Hạnh Trần).