Primo Levi ed Eligio Perucca

La figura di Eligio Perucca, professore di fisica presso il Politecnico di Torino dal 1922 al 1960, è quella di un burbero scienziato che nel lontano 1919 pubblicò fra l'altro un articolo scientifico in cui documentava alcune osservazioni condotte nel campo della stereochimica. In esso egli anticipò di 51 anni importanti scoperte, fatte nel 1970, nell'ambito dell’assorbimento enantioselettivo di miscele racemiche e della stereochimica (Nobel a Prelog nel 1975). A noi interessa ricordarlo qui perché Myriam Anissimov ha indicato il suo nome tra quelli dei professori che avrebbero impedito a Primo Levi studente universitario di svolgere una tesi di laurea sperimentale, facendosi ligio esecutore delle leggi antiebraiche che vigevano al tempo. Più recentemente tuttavia, grazie all'interessamento di un team internazionale di cristallografi, il nome di Eligio Perucca è stato del tutto riscattato da tali accuse. Non solo egli, per questioni burocratiche, non avrebbe potuto essere relatore della tesi di Primo Levi, ma dalle ricerche condotte è emerso che il professore, pur assai temuto dai suoi studenti, era un convinto antifascista, strenuo avversario del regime del tempo e della sua politica antisemita.

Pertanto il tenue filo che lega Primo Levi al burbero docente riguarda prevalentemente la consultazione di alcuni testi di fisica scritti da Perucca e la frequenza di alcune sue lezioni da parte del chimico scrittore, ma non di certo il rifiuto di una tesi sperimentale. Rimane però il fatto che per parecchio tempo esimi scienziati, italiani ed americani, nonché prestigiose riviste scientifiche abbiano dedicato tempo e spazio a questa vicenda.

«Perucca was remembered as a personaggio bizzarro (eccentric character) in a history of the science faculty of the University of Turin. In an attempt to establish the basis of this characterization, we sought out writings of contemporary Turinese scientists who might have recorded something about Perucca, including the acclaimed author and chemist, Primo Levi».

B. Kahr, Y. Bing, W. Kaminsky, D. Viterbo, Turinese Stereochemistry: Eligio Perucca's Enantioselectivity and Primo Levi's Asymmetry, «Angewandte Chemie International Edition», XLVIII, 2009, 21, pp. 3744-48

«For some scientists, the story might have ended there. But not for Kahr. "This Perucca guy became my new stereochemistry hero, so I tried to find out who he was" Kahr explains. He quickly learned that Perucca had a reputation as an outstanding experimentalist and was the author of textbooks. So far, so good. But after a little more digging, Kahr discovered that Perucca was remembered in a written history of the science faculty of the University of Turin as a personaggio bizarro. «That was an apple just couldn't leave hanging on the tree» Kahr says. «I had to know what that meant». […] Soon, Kahr found himself rereading The Periodic Table by the Italian chemist Primo Levi,one of Kahr's all-time favourite authors, on the off chance that Levi had mentioned something about his Turinese contemporary, Perucca. To his surprise, Kahr found that Levi took an interest in optical rotation, but the book makes no mention of Perucca. Levi did note, however, that as a Jew living during the Mussolini regime, he was barred from completing a graduate thesis that required experimental work».

M. Jacoby,  Recognizing a Pioneer, «Chemical & Engineering - Science & Technology», LXXXVI, 2008, 33, pp. 38-41

«Di sicuro Primo Levi dovette confrontarsi con il razzismo durante i suoi studi di chimica all'Università di Torino ma non per colpa di Eligio Perucca. Questo il risultato di un'indagine storica condotta da chimici italiani ed americani».

B. Pelucchi, Storie di asimmetrie di uomini, «Le Scienze Web News», 2008

«As a promising student in 1940, Primo Levi, the Italian chemist, writer and Auschwitz survivor, struggled to persuade professors in Turin to take him on as a doctoral candidate. But now it seems that one of the key culprits may have been wrongly accused. A historical investigation has posthumously cleared Eligio Perucca of racism towards Levi, but not of grumpiness. Besides preserving his famously cantankerous reputation, the investigation also credits Perucca with a chemical discovery thought to have been made much later».

K. Sanderson, New Account of Primo Levi Racism Row, «Nature News», 2008


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