Primo Levi e l'asimmetria

Primo Levi si laureò nel 1941, a quasi 22 anni con il massimo dei voti, scrivendo una tesi di Chimica Pura sulla “inversione di Walden” (si pronuncia “valden”: era un chimico tedesco), chiamata anche inversione “ad ombrello”. Si tratta del fenomeno per il quale, in seguito ad alcune reazioni organiche, l’atomo di carbonio asimmetrico di una molecola (legato cioè a quattro gruppi diversi) inverte la direzione nello spazio dei propri legami trasformandosi nell'isomero ottico del composto iniziale. In pratica, esso adotta una configurazione nello spazio speculare, e dunque non sovrapponibile, a quella di partenza: come lo sono la mano destra e la mano sinistra. Il carbonio asimmetrico, infatti, viene anche definito “chirale” (dal gr. cheir, "mano”) e i due composti che ne derivano prendono il nome di enantiomeri o isomeri ottici, molecole speculari, con identiche proprietà chimiche e fisiche, a esclusione della loro attività ottica e della reattività che mostrano nei confronti di altri composti chirali.

Il testo di Levi che qui potrete trovare è, come ogni tesi che si rispetti, un lavoro molto tecnico, rivolto a un pubblico accademico e ristretto, ma non per questo è meno utile per chi voglia delineare un’immagine a tutto tondo del suo autore. Si tratta di un documento importante per varie ragioni: ci dice infatti cose interessanti sulla biografia di Primo Levi, si propone d’altra parte come una sintesi precisa e dettagliata del fenomeno in questione. Infine, l'argomento oggetto di analisi è connesso a un concetto caro alla scrittore che ritornerà più volte nelle sue riflessioni e nei suoi racconti: l’asimmetria.

Per aiutare il lettore ad approfondire il discorso abbiamo scelto di inserire in questa pagina alcuni testi a commento della tesi: l'articolo del professor Borello offre ad esempio strumenti utili a contestualizzare il tema della dissertazione e a conoscere meglio Primo Levi studente di chimica all'Università di Torino mentre il saggio del professor Mattioda, La scoperta della chiralità, fornisce un'analisi interessante e originale dello sviluppo del concetto di materia e simmetria nella vita dello scrittore.

Si trattava però anche di mostrare come il concetto di asimmetria rimandi direttamente al mistero della comparsa della vita sulla Terra: i composti inorganici, infatti, sono quasi sempre simmetrici, laddove invece quasi tutte le molecole della vita (zuccheri, proteine e lo stesso DNA) sono rigorosamente asimmetriche. Perché la vita è asimmetrica, scompensata, sbilanciata, imperfetta, cioè viva? Perché la vita pare legarsi all’irregolare, all’imprevedibile, all’evento singolo e insondabile, misterioso? Sono queste le domande che emergono da un altro testo di Levi L'asimmetria e la vita, apparso su “Prometeo” nel 1984 e che vi riproponiamo in questa pagina. Così pure il concetto di asimmetria può avere altri risvolti, come si può leggere in Asimmetrie, un articolo di Alberto Cavaglion tratto da un numero di “Riga” del 1997.

 

Note biografiche sugli autori:

Alberto Cavaglion. Studioso dell'ebraismo italiano, vive ed insegna a Torino. Dal febbraio 2009 è professore a contratto all'Università di Firenze. Fa parte della redazione delle riviste "L'indice dei libri del mese" e "Mondo contemporaneo". Autore e curatore di numerose pubblicazioni tra cui diversi saggi che riguardano l'opera e la figura di Primo Levi, l'edizione italiana del Dizionario dell'Olocausto, Einaudi, e I Meridiani Mondadori Racconti dedicato a I.B. Singer. Segnaliamo in particolare l'uscita nell'aprile 2012 dell'edizione commentata di Se questo è un uomo, Einaudi.                            

Enrico Mattioda.  Professore associato di Letteratura italiana presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Torino. Coordina il Dottorato di ricerca in Italianistica dell’Università di Torino e fa parte della redazione del «Giornale storico della letteratura italiana». Tra gli interessi delle proprie linee di ricerca si occupa delle problematiche della letteratura Novecento, la sua attenzione è particolarmente rivolta alla letteratura della deportazione e all’opera di Primo Levi. Collabora con alcune tra le più importanti riviste scientifiche del settore. É autore e curatore di numerose pubblicazioni, vi segnaliamo L'ordine del mondo. Saggio su Primo Levi e il volume Levi da cui abbiamo estratto il saggio qui proposto.

Enzo Borello. Nato a Moncestino Monferrato (AL) nel 1926. Professore Ordinario di Chimica Fisica presso l'Università di Torino, è stato autore di numerosi articoli pubblicati su riviste scientifiche internazionali. Nel 1975 ha ricevuto dal Ministero della Pubblica Istruzione la Medaglia d'oro ai benemeriti della scuola, della cultura e dell'arte. Socio dell'Accademia delle scienze di Torino, è stato Preside della  Facoltà di Scienze MFN dell'Università di Torino per un lungo periodo (dal 1972 al 1973 e dal 1976 fino al 2000) e, nel 2002, è stato nominato Professore Emerito.

 

P. Levi, L'inversione di Walden.

E. Borello, Primo Levi studente di chimica.

P. Levi, L'asimmetria e la vita.

A. Cavaglion, Asimmetrie.

E. Mattioda, La scoperta della chiralità.

 

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