Primo Levi al plurale

Copertina di "Primo Levi al plurale"
a cura di
Domenico Scarpa
Editore
Zamorani
Collana
questo
Anno di pubblicazione
2021

Il volume snoda una serie di contributi sulle relazioni tra Primo Levi come scrittore, uomo che praticava l’impegno civile e politico, intellettuale impegnato nei temi dell’accoglienza e della narrazione della Shoah anche nei campi della comunicazione e dell’industria culturale di massa. L’occasione per raccogliere i testi degli studiosi che vi hanno collaborato è stata a Torino la data del 2019, centenario di Primo Levi che qui, «con involontarie interruzioni», ha sempre vissuto.

Aprire in ogni direzione la sua opera e la sua figura intellettuale, entrambe già multiformi, è il compito che le istituzioni culturali della città hanno voluto svolgere: le radici torinesi di Levi, ma anche l’Europa della Tregua; il rapporto con «Giustizia e Libertà», ma anche la sua ricezione in ambiente cattolico; il legame con Franco Antonicelli, suo primo editore, e con due interlocutori come Ferruccio Maruffi e Bruno Vasari; la sua poesia e le sue idee sull’antisemitismo e sull’ “americanizzazione” della Shoah; e, naturalmente, il lavoro, il fare e il parlare e il pensare piemontese nella Chiave a stella. Con Primo Levi al plurale, questo libro offre un Primo Levi ad angolo giro.

Primo Levi al plurale è il numero 1 della collana questo

Nell’opera di Primo Levi la parola questo è la parola della concretezza, della precisione e della fermezza. Fra i luoghi dove compare, due soprattutto sono memorabili: il titolo del suo libro di esordio Se questo è un uomo e il finale del racconto «Carbonio», che conclude la sua autobiografia chimica Il sistema periodico imprimendo sulla carta proprio quella parola, seguita da un punto fermo.

A scuola si insegna che l’aggettivo e pronome questo indica un oggetto vicino a chi parla e a chi ascolta. Con l’insieme della sua opera Primo Levi rilancia questa nozione elementare, avvicinando al lettore oggetti anche molto lontani dalla sua esperienza, ma rendendoli pensabili – cioè traducibili in scrittura – prima di tutto per se stesso.

Ecco perché la parola questo, semplice e netta, è stata scelta per dare il titolo a una collana editoriale che ospiterà ricerche, letture, dialoghi e incontri di studio a partire dai libri e dalla figura di Levi.

 

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Presentazione della nuova collana del Centro: "questo"

Presentazione dei primi tre volumi della collana: Una parete di sospetto. Presenze ebraiche e società piemontese, a cura di Fabio Levi; Primo Levi al plurale, a cura di Domenico Scarpa; Le parole del dolore, a cura di Fabio levi