Sira Hernandez: Concerto in memoria di Primo Levi - Don't forget about that

GIOVEDI' 27 FEBBRAIO - ore 21

Conservatorio Giuseppe Verdi - Sala Concerti
Via Mazzini 11 - Torino


Musiche composte ed eseguite da Sira Hernandez
Letture: Lino Spadaro

Nell'ambito del concerto sarà eseguita la prima assoluta del brano Lamento per Primo Levi


Con il patrocinio della Città di Torino

Ingresso libero fino a esaurimento posti

Nell’ambito delle celebrazioni per l’Ottantesimo anniversario della liberazione dei Lager nazisti, il Centro Internazionale di Studi Primo Levi propone il concerto Don’t Forget About That, con musiche composte e interpretate dalla celebre pianista e compositrice spagnola Sira Hernandez.

Durante il concerto, sarà eseguita la prima assoluta del brano Lamento per Primo Levi, composto da Sira Hernandez in omaggio allo scrittore e testimone torinese.

Sira Hernandez

«L'intera composizione è molto complessa e può essere letta in modi diversi. La struttura semplice su cui si basa, con un'alternanza di accordi angosciati e ossessivi che si ripetono come solidi blocchi e la sottile e dolce melodia che si insinua in questo cupo sottofondo, suggerisce che anche nelle immagini più dolorose c'è e può esserci serenità e speranza, nonostante tutto» (Enrico Fubini)

Eseguito per la prima volta a Torino, la città di Primo Levi, il concerto riflette in musica la forza e l’incisività della prosa leviana, il suo ritmo, i silenzi misurati e precisi che creano un impatto emotivo intenso alla ricerca degli strumenti per spiegare l’inspiegabile. La composizione inizia con una sottile e fragile melodia che viene ben presto interrotta da una massa di accordi ripetuti al limite della violenza, che suonano quasi come un monito a ‘non dimenticare’ e che possono anche evocare la tragica durezza di Auschwitz. La melodia che ritorna molte volte nel corso della composizione può essere vissuta dall’ascoltatore come un debole tessuto di ricordi, che emergono a poco a poco in uno spazio vuoto e opaco. Tutta la composizione è di grande complessità e può essere letta secondo diverse modalità. La semplice struttura su cui si fonda, con un’alternanza di accordi angosciosi e ossessivi che si ripetono come blocchi solidi e l’esile e dolce melodia che s’insinua in questo sottofondo cupo, suggerisce che pur nel più grande dolore possono emergere immagini di serenità e di speranza, nonostante tutto.

Sira Hernández è considerata una pianista tra le più brillanti del panorama contemporaneo spagnolo. Nata a Barcellona, ha studiato musica presso il Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino sotto la guida del Maestro Remo Remoli e successivamente di Felice Quaranta. Ritornata a Barcellona ha perfezionato i suoi studi presso l’Accademia Marshall, ricevendo lezioni dalla grande pianista Alicia de Larrocha. Sira Hernández è conosciuta come una grande pianista, tuttavia la sua intensa attività non si è limitata all’esecuzione ma ha felicemente toccato anche il campo della composizione.