I viaggi

Dopo il ritorno dal Lager, i viaggi compiuti da Primo Levi furono legati essenzialmente ai suoi due mestieri: quello di chimico e quello di scrittore. Tornò anche ad Auschwitz, due volte.


Dal ritorno dal Lager in poi ho fatto una vita estremamente regolare: ho diretto una fabbrica di vernici e, per questo motivo, e anche perché conosco abbastanza bene inglese, tedesco e francese, ho viaggiato parecchio, soprattutto in Germania, ma anche in Russia, in Spagna e in Inghilterra; e quindi una stagione migratoria l’ho avuta anch’io.

Segrete avventure di eroi involontari, intervista di Giovanni Pacchioni, 1982, in Opere III, p. 265