Vizio di Forma - cinque incontri tra scienza e letteratura

Pubblicata da Einaudi nel 1971, Vizio di forma è la seconda raccolta di racconti fantastici di Primo Levi.

Le sue storie appartengono a un genere letterario particolare, la «fantatecnologia», o «fantabiologia»: ciascuna di queste storie descrive le conseguenze di invenzioni straordinarie quanto sottilmente minacciose – nuovi congegni, nuove sostanze chimiche, in qualche caso nuove pratiche rituali che comportano dilemmi etici inauditi, o meglio: che introducono una stortura nel mondo che abitiamo.

In un’intervista rilasciata alla RAI nella primavera 1971, Levi spiegava l’intenzionalità ironica del titolo Vizio di forma, che allude in realtà a un ben più profondo «errore di sostanza»: «una grossa smagliatura che ha avuto luogo nella storia della nostra civiltà: il fallimento» - grave ma forse non irreversibile - «della tecnica in quanto fattore di progresso». E proseguiva sottolineando l’importanza del modello fantascientifico – concepire invenzioni visionarie basate su un vasto sapere tecnico-scientifico – come particolarmente adatto ad affrontare problemi sociologici attuali.

L’opera meno nota di Primo Levi, con il suo linguaggio abrasivo così come la vernice oscura ma splendente delle sue invenzioni, si allontana dall’attualità per mettere alla prova la struttura stessa della nostra vita associata e del nostro scheletro morale. Nei racconti di Levi non troveremo riferimenti diretti ai tumultuosi mutamenti nei campi della società, dell’economia, della politica, della morale pubblica che caratterizzarono l’Italia di quegli anni: dalla contestazione studentesca alle battaglie sindacali, dalla liberazione sessuale ai timori di un golpe reazionario. Non troveremo nemmeno alla sua personale esperienza di reduce da Auschwitz. Ma, appunto per la sua distanza dall’attualità di allora, Vizio di forma ha in serbo molte cose da dirci o da suggerirci.

È proprio a partire da quest’opera poco nota, ma che pure possiede tutte le qualità per meravigliare e dunque per conquistarsi nuovi lettori, che il Centro Internazionale di Studi Primo Levi propone un ciclo di cinque incontri fra scienza e letteratura. Ogni incontro prevede lo sviluppo di un dialogo scientifico-divulgativo intorno a un racconto di Vizio di forma. Alla lettura da parte di un attore segue l'intervento di uno studioso, che si legherà al tema scientifico del racconto, proiettandolo su un argomento di attualità, e avrà la forma di un’intervista, condotta da un giornalista scientifico.

Ad introduzione e a conclusione del ciclo vengono proposti due incontri che fungono da “cornice”.

Il primo, quello preliminare, riguarda il valore complessivo dell’opera Vizio di forma e si svolge in forma di dialogo tra due italianisti con interessi scientifici.

L’incontro conclusivo prevede la lettura di un testo che non appartiene alla raccolta Vizio di forma bensì a Racconti e saggi, un volume pubblicato da Primo Levi nell’autunno 1986, che ci consentirà di affrontare il controverso tema dei brevetti: ovvero, il nesso tra immaginazione e invenzione; tra protezione legale delle idee e innovazione industriale; tra innovazione e produzione.

Programma degli incontri dall' 8 ottobre al 12 novembre 2014 presso il Circolo dei Lettori, Via Bogino 8, Torino:

  • Vizio di Forma
  • I Sintetici
  • Protezione
  • Ottima è l'acqua
  • Scacco al Tempo

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Eventi

8
Torino, 8 Ott 2014 Vizio di forma
15
Torino, 15 Ott 2014 I Sintetici
22
Torino, 22 Ott 2014 Protezione
29
Torino, 29 Ott 2014 Ottima è l'acqua
12
Torino, 12 Nov 2014 Scacco al Tempo